LE 6 BIBBIE PER LA FORMAZIONE DEL CONSULENTE FINANZIARIO.

Libri e consigli per la tua professionalità.

Formazione e informazione continua sono essenziali per essere al passo con i tempi e offrire un servizio adeguato alla tua professionalità. Non è infatti un caso che spesso si sente affermare: “chi non si forma, si ferma” a testimonianza del fatto che lo studio continuo apre la mente, permette di ampliare il tuo bagaglio conoscitivo e anche nel lavoro aumenta la tua autorevolezza. Sei d’accordo?
Infatti, sia a livello comunitario che nazionale, sono previsti incentivi alla formazione continua come miglioramento del livello di qualificazione e sviluppo professionale delle persone. Anche nel nostro caso, quindi, la formazione dei consulenti finanziari indipendenti assume un aspetto rilevante. Dunque, un consulente informato, sempre preparato sulle novità, con una solida conoscenza di base, dà sicurezza e trasmette serietà e professionalità.

“Chi non si forma, si ferma!”

Allora ecco che abbiamo pensato di segnalarti 6 “bibbie” che i consulenti finanziari indipendenti devono assolutamente leggere:

1. L’imprendipromotore di Enrico Florentino: “il Consulente finanziario ed assicurativo è prima di tutto un imprenditore”, afferma l’autore. Un libro fonte di ispirazione per i professionisti che vogliono generare valore per i propri clienti con metodo.

2. Fintech Innovation di Paolo Sironi (e in nuovo Financial Advisor Transformation nell’edizione italiana): nell’era del FinTech è necessaria una guida di sopravvivenza e l’autore ce la concede con questo libro, esaminando lo sviluppo della tecnologia finanziaria e il suo crescente impatto sul settore bancario globale. Nel secondo libro consigliato, il medesimo autore si rivolge a tutti coloro che ritengono necessaria una profonda trasformazione del modello di business degli intermediari finanziari e del rapporto di servizio con gli investitori.

3. Il manuale del consulente indipendente di Cesare Armellini, Luca Mainò, Giuseppe Romano: i tre autori vogliono trovare insieme al lettore delle risposte relative alla (mancata) offerta alla domanda di consulenza finanziaria, che sia libera da qualsiasi conflitto di interesse. Già molti promotori finanziari e dipendenti bancari hanno intrapreso la strada dell’indipendenza e della libera professione, dando vita a studi associati e società di consulenza.

4. Intelligenza emotiva del consulente finanziario di Roberto Galasso, Maria Grazia Rinaldi: sulla base delle ricerche dei neuroscienziati, il libro conferma come ormai non siano fondamentali solo le caratteristiche tecniche di un servizio o prodotto ma rivestono sempre più importanza le relazioni.

5. I X comandamenti dell’investimento finanziario di Luca Lixi: un libro rivolto anche ai non addetti ai lavori, che parte da un storia realmente accaduta e che sviscera ogni comandamento essenziale per investire e non farsi inghiottire dai meandri della finanza.

6. Come promuovere la tua attività sul web senza pubblicità di Alessio Beltrami: fare promozione sul web della propria attività è possibile in assenza di budget? Secondo l’autore sì! In questo volume svela concretamente come fare content marketing senza pubblicità.

“il Consulente finanziario ed assicurativo è prima di tutto un imprenditore”

Questi sono i nostri 6 manuali che un consulente finanziario deve assolutamente leggere! Se avete letto i libri dell’elenco, se avete altri libri da consigliare o un parere da dare, vi regaliamo il posto giusto per farlo:

IL FORUM DI FAIRVALYOU

Il nostro forum ha già iniziato la discussione a colpi di suggerimenti e approfondimenti! Dicci la tua, basta iscriverti gratuitamente per parlare con altri esperti come te su questo e ulteriori argomenti!

Mentre attività ad alto valore aggiunto come pianificazione, sviluppo nuovi clienti, assistenza clienti, sono sacrificate a scapito della possibilità di raggiungere gli obiettivi professionali.

Anche in questo caso, così come hanno dimostrato i ricercatori della Harvard University per il benessere personale, la soluzione è acquistare tempo da dedicare alle attività che aumentano il benessere professionale.

Il principio è sempre lo stesso: fissare degli obiettivi in termini di ricavi (leadership) e dedicare il tempo alle attività ad alto valore aggiunto(ROI) delegando le attività di routine che bruciano tempo(management).

In conclusione bisogna fare in modo che la leadership preceda sempre il management come ci suggerisce Goethe: 

“Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, noi stessi diventiamo qualcosa di nuovo.”

Leo Buscaglia

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